Friday 4 May 2012

Il dolore più sopportabile è quello altrui ♣ Nymphea Rose

Devo parlarne perché ci sono cose che mi fanno imbestialire e mi sento in dovere di sollevare certe questioni.

Per (quasi) ogni prodotto che acquistiamo per la cura della nostra persona (e non solo) molti animali (cani, scimmie, topi, ratti, conigli ecc.) vengono seviziati, incatenati, vivisezionati per ''testare'' gli effetti di ogni prodotto e ingrediente.

{e qui non parlo degli oggetti creati con pelli di animali perché sennò questo post sarebbe davvero troppo lungo...e neanche dei prodotti di origine animale [uova, carne e quant'altro]}

Su internet ci sono delle liste, definite nere in cui vengono elencati tutti (o quasi) i brand/aziende che testano su animali. - ve ne linko una giusto per farvi un'idea {x}

Alcune di quelle aziende (sopratutto quelle di trucco) arrivano anche ad usare stratagemmi per dire che non testano... o magari non testano in Italia, ma all'estero. E questo secondo loro cambia qualcosa?!

Ma il male maggiore è l'ignoranza e l'ignorare solo per intascare soldini.

Ci sono le guru su youtube (anche io ero una tutorialist, poi ne parlerò in un altro post spiegando perché ho smesso), le makeup blogger ed i siti/blog che si occupano delle novità da ogni brand del mondo.

Queste persone pubblicizzano (più o meno involontariamente) le aziende che producono i prodotti da loro usati e mostrati. Le 'pecorelle' guardano quei video, vedono il prodotto e l'acquistano. Se il brand vende, continua a produrre e se continua a produrre, continua a testare.

C'è una domanda che mi pongo da molto tempo: ma se sappiamo che la paraffina è cancerogena, quell'altro ingrediente è tossico e quell'altro è pericoloso.... perché si ostinano ad usarli e a testarli?
Milioni di animali sono morti in tutti gli anni di sperimentazioni, avranno pure imparato quali sono gli ingredienti pericolosi? Allora perché diavolo continuano a testare????

Qualche giorno fa su fb ho trovato questa nota { @ } con questa foto


che ritrae Jaqueline Traide, la quale si è volontariamente sottoposta ai test che fanno sugli animali mettendosi in 'vetrina'.

Ammiro il suo gesto ed il suo coraggio, ma come diceva la mia ex prof.ssa di biologia "il dolore più sopportabile è quello altrui" ed è così... finché il dolore inferto agli animali non viene vissuto in prima persona, non lo si può comprendere... e chi ignorava prima continua ad ignorare.




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